Lezioni sul Dante e prose varie di Benedetto Varchi, la maggior parte inedite: tratte ora in luce dagli originali della Biblioteca Rinucciniana per cura e opera di Giuseppe Aiazzi e Lelio Arbib ...

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A Spese della Società editrice delle storie del Nardi e del Varchi, 1841
 

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Página 143 - ... 1 terzo parca foco che quinci e quindi igualmente si spiri. Oh quanto è corto il dire e come fioco al mio concetto! e questo, a quel ch'i' vidi, è tanto, che non basta a dicer 'poco'.
Página 495 - Col viso ritornai per tutte quante Le sette spere, e vidi questo globo Tal, ch'io sorrisi del suo vii sembiante; E quel consiglio per migliore approbo Che 1' ha per meno ; e chi ad altro pensa Chiamar si puote veramente probo. Vidi la figlia di Latona incensa Senza quell' ombra, che mi fu cagione Perchè già la credetti rara e densa.
Página 497 - O gloriose stelle , o lume pregno Di gran virtù , dal quale io riconosco Tutto, qual che si sia, il mio ingegno; Con voi nasceva , e s...
Página 229 - Tanto, che l' ombra del beato regno Segnata nel mio capo io manifesti. Venir vedrami al tuo diletto legno , E coronarmi allor di quelle foglie . Che la materia e tu mi farai degno. Sì rade volte , Padre , se ne coglie , Per trionfare o Cesare o Poeta, ( Colpa e vergogna dell...
Página 226 - O divina virtù, se mi ti presti Tanto che l'ombra del beato regno Segnata nel mio capo io manifesti, Venir vedra'mi al tuo diletto legno, E coronarmi allor di quelle foglie Che la materia e tu mi farai degno.
Página 437 - Che sono in voi, sì come studio in ape Di far lo mele : e questa prima voglia Merto di lode, o di biasmo non cape. Or perché a questa ogni altra si raccoglia, Innata v' è la virtù, che consiglia, E dell'.
Página 198 - Veramente quant' io del regno santo Nella mia mente potei far tesoro, Sarà ora materia del mio canto. O buono Apollo, all * ultimo lavoro Fammi del tuo valor si fatto vaso, Come dimandi a dar l
Página 271 - Fatto avea di là mane e di qua sera Tal foce quasi; e tutto era là bianco Quello emisperio, e...
Página 402 - O voi che siete in piccioletta barca, desiderosi d'ascoltar, seguiti dietro al mio legno che cantando varca, tornate a riveder li vostri liti: non vi mettete in pelago, che, forse, perdendo me rimarreste smarriti.
Página 227 - Sì che m' ha fatto per più anni macro. Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovil, dov' io dormii agnello Nimico ai lupi, che gli danno guerra ; Con altra voce omai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul fonte Del mio battesmo prenderò il cappello ; Perocchè nella Fede, che fa conte L' anime a Dio, quivi entra' io, e poi Pietro per lei sì mi girò la fronte.

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