Poesie pastorali e rusticali

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Giulio Ferrario
Società tipografica de' classici italiani, 1808 - 428 páginas
 

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Página 57 - A' miei portai 1' amor che qui raffina. O, dissi lui, per li vostri paesi Giammai non fui; ma dove si dimora Per tutta Europa, ch' ei non sien palesi? La fama che la vostra casa onora, Grida i signori, e grida la contrada, Si che ne sa chi non vi fu ancora. Ed io vi giuro, s'io di sopra vada, Che vostra gente onrata non si sfregia Del pregio della borsa e della spada.
Página 125 - S' adattò con la destra a spargervi entro La purgata farina, non cessando Con la sinistra intanto a mescer sempre La farina e l'umor con saldo legno. Quando poi tutta di sudor la fronte Aspersa egli ebbe, e...
Página 227 - La spessa de' rampolli inutil prole, Che fan la madre lor venir men bella: E con le care figlie, e se 'l Ciel vuole, Spero co' figli, a tavola m'assida, La state ai luoghi freschi, il verno al sole; E di mia man fra lor parta e divida L' uve e le poma ; e s' io mi desti o corcha Con loro io mi trastulli e scherzi, e rida....
Página 251 - O voi per ammagliar la gammurrina Una cordella a seta cilestrina. Se tu volessi per portare al collo Un corallin di que' bottoncin rossi Con un dondol nel mezzo, arrecherollo, Ma dimmi se gli vuoi piccoli, o grossi, E s...
Página 247 - Diana, quando apparisce alla capanna mia: più chiara se' che acqua di fontana, e se' più dolce che la malvagia; quando ti sguardo da sera o mattina. più bianca se
Página 250 - Nenciozza mia, i' me ne voglio andare, or che le pecorelle voglion bere, a quella pozza, ch'io ti vo' aspettare, e livi in terra mi porrò a sedere tanto che vi ti veggia valicare; voltolerommi un pezzo per piacere. Aspetterotti tanto che tu venga; ma fa
Página 125 - I bianco e molle corpo Cominciò a diventar pallido e duro; Aggiunse forza a l'opra, e con la destra A la sinistra man porgendo aita, Per lo fondo del vaso il legno intorno Fece volar con più veloci giri...
Página 126 - ... il piede Là V egli larga pietra eretta avea, Sotto una grande e tortuosa vite, Che copria con le fronde un vicin fonte, D' un panno la coperse, in guisa bianco Che l'odor del bucato ancor serbava.
Página 352 - Sandra , ch' i' fui dal to bel viso giunto, Come giusto dal falco è giunto il tordo ; E sì da un ago il cuor mi sentii punto , Che 'n vederti restai mogio e balordo; E da quel tempo insino a questo, oimène, I' non ho avuto mai briciol di bene . X. 1' non fo cosa piùe , che vadia a verso , Comincio un...
Página 252 - Pur che mei cacci .nel buco del cuore : . Io mi so mettere e trar la gonnella, E di porci son buon comperatore: Sommi cignere allato la scarsella, E sopra tutto buon lavoratore: So maneggiar la marra ed il marrone , E suono la staffetta e lo sveglione. 28. Tu se' più bella che madonna Lapa, E se...

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