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fanno del lor fuperbo, Mi piace, ò non mi piace, una raggione, anzi una fentenza irrevocabile. Onde prendendo io à raggionare fopra il dubbio propoftoci dall'eruditiffimo Sigre Apatifta, Quali debbano effere più in preggio ò gli occhi neri, ò i cerulei, materia tutta alla giuridittione de' fenfi foggiacente, non sò in vero per qual verfo poffa venirmi fatto di fcioglierlo. Imperochè non fi tofto pronunzierò, per efempio, à favore degli occhi neri, che subito mi fi parerà davanti un qualche avuerfario, esclamando ch'io fò torto agli occhi cerulei, è che gli è pronto di mantenere a punta di acutiffime raggioni l'onore di effi: Ma per quante raggioni fappiamo lui, ed io in tal difputa addurre, non fia mai che l'uno refti dall'altro perfuafo, giachè per mutar parere, bifognerebbe far una cofa del tutto impoffibile, cioè mutare gli organi che determinano neceffariamente gli occhi nostri a vedere un oggetto in una tal maniera. Come faremo dunque per componere questa differenza? Chiameremo un terzo per giudice ? Mà a che gioverà il chiamarlo? Sarà quefti forfe invaghito, ò degli occhi cerulei, ò de' neri, ò di alcuni altri di altro colore: Se de' cerulei, fubito

lo ricufo come parziale. Se de' neri, fubito viene dal mio Avverfario per l'ifteffa raggione meritamente ricufato. E fe avuien, ch'ei non abbia gufto nè per i neri, nè peri cerulei, come può effer mai in tal materia perito giudice?

Ma non farebbevi modo di trovare chi provato aveffe qual foffe la forza degli occhi neri, e qual de' cerulei? Oh di quefti vene fono à migliaia. S'interroghi dunque un di loro, ed alla di lui fentenza concordemente attenghianci. Ma quale ftima faremo noi del giudicio d'uno il quale fà apparire fi poca fermezza ne' fuoi fentimenti Ci farà fenza dubbio una rifpofta conforme al proprio genio, cioè che dobbiamo fare noi, come fa quello, preggiare, ed amare tutti gli occhi, pur che fian belli, fenza badare al colore.

Or fù, mi dirà tal uno, hò trovato finalmente una via facile, e compendiofa per terminare amichevolmente cotefta lite. Vediamo in quefta Radunanza quanti fono quelli, che dalla banda degli occhi neri fi ftanno, e quanti quei che adoratori de' cerulei fi profeffano, e vinca quella parte che vanterà maggior numero di partigiani. Veramente fi fatto configlio pare, a prima giunta, raggionevole, e decifivo:

ma

ma non può ne meno effo appagarci; mentre, oltre che il partito della verità non è, fe non rade volte, il più numerofo, chiaro è che, quando tutto il mondo mi fi dichiaraffe contro, non potrebbe pur fare sì che ciò che piace à mici occhi non piaceffe loro, perche impoffibile cosa è, conforme hò detto di fopra, che i noftri occhi vedano diverfamente dà quello che dalla natura fono à vedere difpofti, e neceffitati; E vedendo fempre nell'ifteffa maniera, fempre mi rimarrei nell'isteffa opinione, ne mai farei capace come tutto 'l mondo non foffe del mio gufto, fortunato pure in quanto che non avrei ne' miei affetti nè invidiofo, nè competitore.

Nulladimeno s'egli è di neceffità che fi fciolga quefto dubbio, lo farò in due parole; Et è che, quegli occhi ò neri, ò cerulei, che in me volgeranno più favorevoli i fguardi, quegli abbianfi la preeminenza.

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ODE ITALIENNE.

Sur laquelle j'eus l'honneur d'étre reçu à l'Academie des Apatites.

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A tai detti rispondo,
O fato mio giocondo!
Provido ciel, che diede
A lei cor fi leggiero :
Che fe a l'amor primiero
Serbaffe ogn' or la fede,

Come fiffi in altrui

Ver ine fi volgerian gli affetti sui ?

སྐྱབ

M'ami ella un giorno folo,
Dà mè poi fugga à volo
Preda di nuovo Amante
Che in fi bel giorno e ameno
Mi ftruggerebbe il feno
Giubilo traboccante;

Onde lieto e gradito •
Trà contenti morrei, pria che tradito.

MADRIGAL.

Commencement d'une Paffion.

Vo

Ous aimer, vous fervir, vous affûrer fans ceffe
D'une éternelle tendreffe,

Rien ne feroit plus doux pour mon cœur enflammé.
Que je ferois heureux d'y borner mon envie !
Mais que je crains, belle Sylvie,

Qu'un jour je ne veuille être aimé.

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