Ideologia, Volúmenes1-2

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G. Pirotta, 1822 - 271 páginas
 

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Página 67 - Giove, e allor cominci Quando non sei, ad essere pietoso. Ma a me che giova cui furasti iniquo Col trafugato codicillo il dritto Al legittimo fondo o cui traesti Stanco ed esangue alle corrotte scranne Se dal cieco sepolcro appresti ali' egro La non dovuta medicina, mentre Me spogliato condanni a ingiusta fame?
Página 101 - Pien di gioja e d'amore un tanto sposo; Tutto, in breve, son certa, appien mi debbe Quella di pria tornare.
Página 194 - Pien di latte sul capo; e fra suo cuore Noverava il danar, ne togliea polli, Indi un porco, e con quel, vitello, e vacca, Tutto a memoria; e fra sé dice: — Oh quanto Vedrò lieta balzar fra l'altre torme 11 mio vitello!
Página 78 - ... inseguito da un dolore ancora più grande spera in essa di ritrovare un salvamento; ella è un dolore meno grande dell'altro che si soffrirebbe senza di lei; e l'uomo fuggendo sempre il dolore, lo abbraccia non per acquistare una quantità di esso, ma per rifiuto e fuga della porzione eccedente. Ed ecco come non solamente ogni piacere che risvegliano le scienze e le belle arti, nasca dai dolori principalmente innominati, ma dai dolori nasca ogni spinta a conoscerle, a coltivarle, a ridurle a...
Página 71 - Ciò posto io rifletto che ogni uomo ha quasi sempre seco qualche dolore di questa natura, perchè ogni uomo ha qualche fisico difetto nella sua macchina; per esempio, qualche viscere sproporzionatamente grande o angusto, qualche corpo estraneo, o nel fiele o ne' reni ecc. Un anatomico avrebbe di che troppo contristare un lettore colla serie de...
Página 101 - Sì , dolce sposo ; eh' io già tal ti appello ; Se cosa io mai ferventemente al mondo Bramai, di partir teco al nuovo sole Tutta ardo, e il voglio. Il...
Página 72 - L'amor proprio riempie l'animo nostro di sentimenti innominati, qualunque volta sia offeso mediocremente e senza grande impeto. I dolori innominati adunque possono essere o fisici o morali; sono soltanto alcune affezioni dolorose sordamente, le quali fanno un mal essere in noi senza che la riflessione nostra ne abbia analizzata e riconosciuta esattamente la cagione.
Página 67 - Dal venduto pretor , e che rimesce 1 sepolti chirografi, ed il pianto Interroga del debole calcato , E del concusso popolo i susurri. Non se l' onda lustral tutta si versi Sulla tua tomba , e all' indigente leghi Quanto il doppio emisfero e miete e scava , Espiato sarai : è inutil l' ostia Lorda dell' altrui sangue, e la rapina In vano all
Página 73 - L'uomo vigoroso che ha la contentezza nel cuore, è nel punto il più rimoto della sensibilità: questa s'accresce col sentimento della nostra debolezza, dei nostri bisogni, dei nostri timori. Un uomo che abbia della tristezza, s'egli avrà l'orecchio sensibile all'armonia, gusterà con delizia la melodia d'un bel concerto, s'intenerirà, si sentirà un dolce tumulto di affetti, godrà un piacer fisico reale, cioè sarà rapidamente cessato in lui quel dolore innominato, da cui nasceva la tristezza,...
Página 18 - Me non nato a percuotere Le dure illustri porte Nudo accorrà ma libero II regno della morte: questa rifece la coscienza e fece la poesia civile.

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