Poemetti contadineschiMassimo Bontempelli R. Carabba, 1914 - 134 páginas |
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Términos y frases comunes
addosso amor ANTON FRANCESCO DONI aval avea Baldovini bassilico Beco bella bianca BRACCIOLINI buoi buon canto CARABBA castagnaccio Catrina cavar Cecco da Varlungo cervello Ch'e ch'ella ch'i ch'un Chè cheto CICOGNINI CONTADINESCHI contadino contento cornamusa cristione cuore Diascol diavol dice Dicomano dito dolce drento dreto egghi enno faccia farai fare farmi festa figliuola FRANCESCO BERNI fussi gaveggia gaveggini Ghita Giannone GOZZI gralime gran grosso guagnel Guata innamorato intru JACOPO CICOGNINI l'ho Lagga lagoro LAMENTO DI CECCO Leprone Luigi Pulci m'hai mangia manicar MASSIMO BONTEMPELLI Mecarino Mecherino meco Meia Menicon mercato Michelangelo Buonarroti morire Nanni Nencia Nencione notte occhi Ognun Orsù pazzia piè piglio Piovano poco Podestà POEMETTI poesia porto Prete propio rusticale seminare sento Silvana spricolare t'ho Tantera teco Tonia ugni vacca Vallera veddi vedere veggo viso voglio vuoi vuol Весо
Pasajes populares
Página 15 - n su la persona Gli stanno ben le gambe, e pare un fiore Da fare altrui sollucherare il cuore. La Beca mia è solo un po' piccina, E zoppica, ch'appena te n'adresti.
Página 128 - Quand ei toglie la vanga nelle mane, S' egli T affonda ben, vel so dir io : • Or fa nesti che sono una bellezza, Or qualche ceppo con la scure spezza ; Tanto che a questi tempi magri e stretti Ne caviam pane e qualche coserella ; E quantunque noi siamo poveretti, Fumica ciascun giorno la scodella : E creditor non abbiam che ci affretti, O faccia pignorarci la gonnella ; E se qualcosa al bisogno non v'ene, Ci consoliamo col volerci bene. PIOVANO Orsù, io l'ho compiuto. Or di', che vuoi? GHITA Dico,...
Página 15 - Beca mia è solo un po' piccina, E zoppica, ch'appena te n'adresti. Ne l' occhio ell' ha una tal magliolina, Che stu non guati, tu non la vedresti ; Pelosa ha intorno quella sua bocchina, Che proprio al barbio l' assomiglieresti : E come un quattrin vecchio proprio è bianca ; Solo un marito come me le manca.
Página 6 - Siamo tutti allegri, e facciamo buona cera, e becchiamo per tutta la via di qualche rappresaglia e Canzone di Calen di Maggio, che mi sono parute più fantastiche qui in Acquapendente, alla Romanesca, vel nota ipsa vel argumento
Página 99 - Vo' che si mescia, o che si beva a doccia ; E quando averan pieno e pinzo il gozzo, Caverò fuor del diaccio anche una boccia. E chi terrà sul piatto il berlingozzo, Potrà mangiarlo, o metterlo in saccoccia ; Ch' io vo' che in un tal dì lecito sia Oltra '1 mangiare e '1 bere il portar via. Ma perch' io non intendo mondar 1! uovo Per quei chiappaminchion
Página 98 - E' dicon che il bambin non mi somiglia, Ma che gli ha tutta l'aria del Padrone. Io che so già di chi la Betta è figlia, E so quant' io le do soddisfazione, Credo che la vorria prima la morte, Che al suo marito far le fusa torte.
Página 111 - Picchia teglie e padelle a più non posso : Di raccattarle e non c' è verso stato ; Ma le mi s' enno difilate addosso, E' m' han con gli aghi lor tutto forato ; E, s' i' non mi piattavo in quel me' fosso Che sparte i campi, i...
Página 86 - Ma me ne vuoi un briciolo a fatica, Ed hai più innamorate in questi piani Che le dita dei piedi e delle mani. S...
Página 131 - E' m' è piaciuto sempre questa storia , Bench' io sia una villana scimunita , A vedersi cavar della memoria Tutte le cose menando le dita. Oh, s'io sapessi farlo, i'n'arei boria; Ma che si può e' far? che vuoi far, Ghita? Egghi è ben ver, chi nasce poverello, Ch' egghi ha poca virtù e men cervello.
Página 129 - Mi bisognerebb' esser Cicerone ; Quando è colui che scrisse del tuo amore, Tìgli ha più intelligenza d'un Dottore. Tu mi fai porre a partito il cervello, Qui vuolci una scrittura dilicata. Ghita. Io avrei anche voglia di vedello, Per poter dirgli : I' vi sono obbrigata. Oh se vo...