Storia delle belle lettere in Italia

Portada
Società editrice fiorentina, 1844 - 1252 páginas

Dentro del libro

Páginas seleccionadas

Otras ediciones - Ver todas

Términos y frases comunes

Pasajes populares

Página 333 - Se i barbari, venendo da tal plaga che ciascun giorno d'Elice si cuopra, rotante col suo figlio ond'ella è vaga...
Página 363 - Io veggio ben che già mai non si sazia nostro intelletto, se '1 ver non lo illustra di fuor dal qual nessun vero si spazia. Posasi in esso, come fera in lustra, tosto che giunto l'ha; e giunger puollo: se non, ciascun disio sarebbe frustra. Nasce per quello, a guisa di rampollo, a pie del vero il dubbio; ed è natura ch'ai sommo pinge noi di collo in collo.
Página 214 - E avvegnaché duro mi fosse prima entrare nella loro sentenza, finalmente v'entrai tant'entro, quanto l'arte di gramatica ch'io avea e un poco di mio ingegno potea fare; per lo quale ingegno molte cose, quasi come sognando, già vedea; siccome nella Vita Nuova si può vedere.
Página 316 - Facesti come quei che va di notte, Che porta il lume dietro, e sé non giova, Ma dopo sé fa le persone dotte, Quando dicesti: « Secol si rinnuova; «Torna giustizia, e primo tempo umano, » E progenie discende dal ciel nuova.
Página 72 - In principio erat Verbum, et Verbum erat apud Deum, et Deus erat Verbum. Hoc erat in principio apud Deum.
Página 252 - Fiorenza fa scoppiar la pancia. Quindi non terra, ma peccato ed onta guadagnerà, per sé tanto più grave, quanto più lieve simil danno conta.
Página 332 - In veste di pastor lupi rapaci si veggion di quassù per tutti i paschi : o difesa di Dio, perchè pur giaci ? Del sangue nostro Caorsini e Guaschi s'apparecchian di bere.
Página 955 - 1 dio del vino venner congiunti e ragionando insieme: Nettun, si fé' portar da quel delfino, che fra l'onde del ciel notar non teme; nudo, algoso e fangoso era il meschino, di che la madre ne sospira e geme, ed accusa il fratel di poco amore, che lo tratti così da pescatore.
Página 214 - Tuttavia, dopo alquanto tempo, la mia mente, che s'argomentava di sanare, provvide (poichè nè il mio, nè l'altrui consolare valea) ritornare al modo che alcuno sconsolato avea tenuto a consolarsi. E misimi a leggere quello, non conosciuto da molti, libro di Boezio, nel quale, cattivo e discacciato, consolato s'avea.
Página 279 - ... nella presente opera un poco di gravezza, per la quale paia di maggiore autorità; e questa scusa basti alla fortezza del mio comento.

Información bibliográfica