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di 400 grammi, 1 c. c. di coltura semplice di Bacillo di psittaccosi e gli animali morirono a capo di sette giorni l'uno, e l'altro di

nove.

Ad un Coniglio del peso di 900 grammi praticammo la stessa inoculazione nel cavo peritoneale con la medesima quantità di coltura e l'animale moriva dopo dodici giorni.

Inoculammo poi a sei Cavie, del peso medio di 400 grammi, e a 4 Conigli del peso medio di 800 a 1000 grammi, anche nel cavo peritoneale, 1 c. c. di coltura zuccherata, e si ebbero i seguenti risultati:

Una Cavia mori dopo 8 giorni, un'altra dopo 10, la terza dopo 12, la quarta e la quinta dopo 16, e l'ultima dopo 20 giorni.

Dei Conigli, uno mori dopo 4 giorni, il secondo dopo 12, il terzo dopo 16, il quarto dopo 22. Le ricerche batterioscopiche istituite sul sangue di questi animali dimostrarono per tutti la presenza dei Bacilli, inoculati.

Dietro tali risultati, ci sembra che non si possa con certezza dedurre che gli zuccheri agevolino ed accrescano il potere virulento del Bacillo, nè che lo attenuino, essendo il periodo di vita cosi varia negli animali inoculati, come era in quelli con i quali fu adoperata la coltura semplice; quindi, lasciando ancor dubbio tale questione, siamo passati ad altre più interessanti, come appresso vedremo.

La

g. AZIONE DELLA GLICERINA IN RAPPORTO AL POTERE PATOGENO. glicerina probabilmente per la sua acidità (?), secondo alcuni batteriologi, è stata ritenuta una sostanza battericida; secondo altri per causa ignota.

Ed anche a tal riguardo abbiamo voluto esaminare come si comportava il Bacillo della psittaccosi.

Nel brodo peptonizzato abbiamo aggiunto il 10, 15, 20 % di glicerina chimicamente pura e di reazione neutra. Riempite delle provette sterilizzate, abbiamo praticato innesto del nostro Bacillo. Dopo 4 giorni abbiamo da queste provette rilevato una piccolissima parte di sostanza ed abbiamo eseguiti preparati batterioscopici con tinture adatte; l'esito é stato positivo come nelle provette di brodo semplice.

Inoltre abbiamo preso delle gocce di liquido glicerinato, e l'abbiamo trasportate in provette di gelatina sterile; anche in

queste si è verificato lo sviluppo come nei terreni non glicerinati. Sicchè anche in terreni glicerinati il Bacillo si sviluppa. Solamente la diversità sta in ciò, che inoculando a 4 Cavie e 2 Conigli 1 c. c. di coltura di psittaccosi in gelatina, questi animali sono stati resistenti, se ne togli solo una Cavia, che è morta dopo 25 giorni, laddove, come abbiamo veduto di sopra, gli inoculati con culture in brodo semplice morivano in brevissimo tempo: ed inoltre, all' esame batterioscopico del sangue degli animali di esperimento, si sono riscontrati pochi Bacilli. Dunque, non si può ritenere la glicerina come battericida del Bacillo in questione, si deve per lo meno concludere, ch' essa determina un indebolimento nella virulenza di tale microrganismo.

h. COLTURA Nell' albume dI UOVO. - L'albume di uovo è stato usato quale terreno di coltura di moltissimi microbi.

In effetti l'albume di uovo di certi Uccelli è stato usato per la sua proprietà di solidificare a 70° C. conservandosi transparente (Schenk-Pozzo); cosi pure è stato usato quello di Pollo alcalinizzato e reso trasparente (Tarkhanov e Holessuikov).

Il Wurtz lo ritenne dotato di potere microbicida, ma l'Aievoli dimostrò il contrario, ed il Para-scandolo se ne servi come terreno di coltura cosi come si trova in natura. Fra tali contrarie opinioni, abbiamo voluto provare anche noi la cultura del Bacillo in istudio, nell' albume di uovo.

In alcune provette sterili abbiamo messo, con ogni cautela antisettica secondo il metodo del Parascandolo, dell' albume d'uovo di Pollo, fresco.

In altre provette, anche sterili, abbiamo messo dell' albume di uovo fresco, ma secondo il metodo di Tarkhanov per chiarire l'albumina vi si è aggiunto della soluzione di soda.

In questi terreni di cultura, cosi preparati, abbiamo praticato l'innesto del Microbo in parola ed abbiamo portati tutti i tubi nel termostato alla temperatura di 37° C. A capo di 48 ore abbiamo esaminato il contenuto di questi tubi con preparati batterioscopici ed abbiamo osservati rari Bacilli, deformati in modo da acquistare aspetto coccaceo. Di più, trasportando con ansa di platino un pochino di materiale albuminoideo in alcune provette di gelatina e di agar sterili, dopo 48 ore si è avuto un tenue sviluppo microbico. Talche secondo noi, l'albume d'uovo, almeno pel Bacillo della psit

taccosi non è assolutamente battericida, quantunque eserciti una azione sfavorevole sullo sviluppo di esso.

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Conoscevamo di

i. COLTURA NEL SIERO DI ESSUDATI PATOLOGICI. già che il Bacillo della psittaccosi si coltiva bene nel siero di sangue, però, d'altra parte, ci era noto il fatto che il siero di essudati patologici possiede virtù battericide per alcuni microrganismi, specie il liquido da cisti-ovariche (Pansini, Stern), epperò abbiamo ciò voluto sperimentare a proposito del nostro Microbo, ed ecco come abbiamo condotto questo studio :

Due varietà di liquidi patologici (essudato pleurico-contenuto di cisti ovarica), filtrati e posti in tubi sterili, furono sottoposti alla sterilizzazione frazionata, indi fu fatto l'innesto del Bacillo e conservati nel termostato. Dopo 48 ore, da questo terreno di coltura, furono eseguiti preparati batterioscopici e trapianti in nuovi terreni colturali (gelatina ed agar) con esito favorevole.

1. COLTURA NELL' URINA. Al cuni Microbi ed in special modo quello della gonorrea si coltiva hene nell' urina variamente preparata. All' uopo per ve dere se il Bacillo della psittaccosi possedesse questa proprietà, abbiamo nel seguente modo usati questi terreni : 1° Urina di Uomo sano di fresco emessa, neutralizzata e sterilizzata per 3 giorni alla stufa di Koch.

2 Urina di Uomo ricca di albumina, di fresco emessa, neutralizzata e sterilizzata a mezzo della sterilizzazione frazionata.

30 Miscela di 1 parte di urina di Uomo sano, di fresco emessa, neutralizzata e sterilizzata con 2 parti di agar al 2%.

4° Miscela di 1 p. di urina di Uomo sano di fresco emessa, neutralizzata e sterilizzata con una parte di siero umano e 6 p. di agar al 1/2%.

In tutti questi terreni di coltura abbiamo innestato il Bacillo e poscia le provette coll'innesto furono tenute al termostato per diversi giorni, in seguito dei quali furono fatti preparati batterioscopici e nuovi innesti in altri terreni di cultura con risultato sempre positivo considerevole sviluppo del Bacillo della psittaccosi.

m. COLTURE Nel decotto di Jequirity. Il Kaufmann dimostrò come egli adoperava con vantaggio il decotto di Jequirity come terreno di cultura di alcuni Batterii, sia addizionato con agar,

gelatina o brodo, sia senza aggiunta di questi terreni nutritivi. Egli notò che alcuni Batteri fanno assumere a questa sostanza un colore grigio e reazione alcalina, ovvero la scolorano acidificandola, e le vecchie culture trattate con acido nitrico danno una colorazione rossa.

Per non trascurare anche questa via, abbiamo fatti innesti del nostro Bacillo nel decotto di semi di Jequirity addizionato con brodo gelatina e agar e riscontrammo forme di grossi cocchi, isolati e disposti a piccoli gruppi, tra i quali individui simili al tipo originario del microbo, Lo stesso avveniva se coltivati nel decotto assoluto di semi di Jequirity. Intanto, se da questi terreni essi venivano trasportati nei soliti terreni semplici, lo sviluppo avveniva rapidamente ed abbondantemente con la forma tipica del Bacillo.

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n. COLTURE IN ALTRI MEZZI. Ricordiamo altri terreni di coltura da noi usati per questo microbo

1° Farinata di pane (II pane, essiccato, sminuzzato, polverizzato e mescolato con tanta acqua distillata da formare una polenta, è stato per 2 volte sterilizzato per 1 ora alla stufa a vapore). Lo sviluppo è stato come per gli altri comuni terreni.

2o Polenta di riso (metodo di Soyka) (Riso cotto col latte e sterilizzato in doppia scatola). Lo sviluppo in questa polenta è stato del pari favorevole,

3o Ostie di farina di grano. Le ostie bagnate e sterilizzate entro scatole di vetro, secondo lo Schill, hanno dato anche risultato positivo.

4° Infuso di fieno e decotto di bacche di prugne. Istituite delle esperienze, inoculando il nostro Bacillo, nell' infuso di Fieno e nel decotto di bacche di Prugne, si semplici che con l'aggiunzione di gelatina o agar, i Microbi si svilupparono nel modo stesso come nei comuni terreni tranne quando il mezzo non veniva neutraliz zato allora la sua acidità ostacolava assai lo sviluppo del Bacillo, in maniera da renderlo moderatissimo, e non dell'aspetto caratteristico all'esame batterioscopico.

0. COLTURA IN ANEROBIOSI. Alcuni Batterii aerobi sono dotati di potere di sviluppo anche su terreni fuori il contatto dell'aria e perciò detti facoltativi.

1o Colture anerobie in strati alti. In tubi sterili di agar solidificato in cilindri, abbiamo praticato per infissione l'innesto del Bacillo, della psittaccosi; a questi cilindri di agar abbiano sovrapposto altro agar liquefatto immediamente, il tubo è stato portato sotto un getto di acqua fredda, che ha fatto solidificare la parte liquida di agar del pari in cilindro; in questo modo il materiale d'innesto é restato chiuso nel mezzo del terreno nutritivo, fuori del contatto dell'aria e tenuto al termostato per parecchi giorni non si è avuto alcuno sviluppo.

Di più abbiamo disposto delle colture per infissione in tubi, che erano riempiti di materiale nutritivo in maniera più alta dell'ordinario, nella parte inferiore libera di ossigeno, si ha limitato sviluppo bacillare, mentre nella parte superiore, dove è lo ambiente ossigenato, lo sviluppo è maggiore.

In ultimo, in alcuni tubi di agar solidificato in cilindri, si è praticato l'innesto per infissione e poi si è aggiunto dell'olio di oliva sterilizzato da coprire la superficie di agar. Questi tubi sono stati tenuti per diversi giorni al termostato. Fatti preparati batterioscopici con questo terreno si è avuto risultato positivo.

2° Colture anerobiche secondo Buchner. I tubi di coltura, chiusi con ovatta al disopra, molto lassamente messa, venivano collocati in un recipiente chiuso ermeticamente all'aria. Nel fondo di questo recipiente vi era un vase con soluzione alcalina di pirogallolo (I di pirogallolo, I di soluzione di potassa caustica, 10 di acqua), Ora il pirogallolo ha la proprietà di assorbire l'ossigeno, ed a questo modo lo spazio in cui si trovano le colture ne è rapidamente liberato. Anche con questo metodo osservammo nei tubi lo sviluppo del Bacillo della psittaccosi, perciò possiamo ritenere che questo Bacillo è un aerobio ed anerobio nello stesso tempo, proprietà che collimano col fatto clinico, giacchè è risaputo che questo Microrganismo vive e si diffonde nel sangue, negli organi degli animali.

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a. AZIONE DEL BACILLO SUI COLORI DI ANILINA. Il Noeggerath, il Gasser ed il Legrain osservarono che i Bacilli della tubercolosi scoloravano i terreni colorati con fucsina; che dopo lo scoloramento il terreno diveniva alcalino, e che se si aggiungeva acido tartarico

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