Voglio ir or' ora à ritrovare'l Truffa : RAN disgrazia per certo fù la nostra A capirar in mån di quei crudeli sempre FO, Infin Constantinopoli è una bella Et nobile cittade. GA, Avere avuta come vinsi, patto insieme Di tre mila fiorin. GA, Buon pro vi faccia. FO. Voglio che la metà di questi sia La dote de la mia unica , & dolce Avrà vostro fracel, come vi vede. Et fi disamorevole fratello , Ch'in quelto tempo non gli ho mai mana data petto Casa da noi defiderata tanto. S'i nostri vi troviam fani , & gagliardi, A tor la mia valigia, & l'alere robbe Ch' abbiam lasciate all' ofteria, Garbuglio. GA, Farò,: voglio picchiar : nessun risponde : Che vol dir questo: FO. Picchia anchor die nuovo. GA. Picchio pur si , che mi dovrian sentire Ma che ftrepito è quel ch'io sento d'arme? SCENA SECONDA. GRASSO CANEVARO. GARBUGLIO. FOLCO. AH H traditori al corpo de la nostra, GA, Dove fuggice ? FO. Parti questo tempo dri, a i ladri, Il suo costume mai d'abbriacarsi. A stargli piu discosto. GA, Buon di Grasse, GR. Correce a i ladri, che voglion portare La nostra casa via. GA. Non mi conosci ? Corlo a CO Nostro patrone. GRA. Andate via rubaldi: Livia tana. FO, Livia puttana : GR, SI, FO. Che l'odo dire. GR. |